“Le recenti dichiarazioni del Ministro Schillaci sull’ipotesi di togliere i dipendenti della sanità dal perimetro della Pubblica Amministrazione ci preoccupano profondamente. È una proposta che rischia di rendere ancora più precario il lavoro nella sanità pubblica e di allontanare ulteriormente il personale dal Servizio Sanitario Nazionale.” Così Rita Longobardi, Segretaria Generale UIL FPL che prosegue “Parlare oggi di contratti ‘più flessibili’ fuori dal sistema pubblico significa ammettere il fallimento del nuovo CCNL sanità, che non ha saputo offrire risposte concrete in termini di valorizzazione professionale e attrattività. E non è un caso che la UIL fpl ha scelto di non firmarlo. Sullo sfondo c’è la vicenda dei gettonisti, che anche il Governo oggi riconosce come una soluzione fallimentare: nel solo 2024 sono stati spesi 457 milioni di euro, risorse che sarebbero bastate per assumere 10mila tra medici e infermieri. Ma da questa consapevolezza – aggiunge la Segretaria – non sta seguendo una vera inversione di rotta. La lezione da trarre è chiara: non servono modelli esterni, temporanei o deregolamentati. Serve un investimento strutturale e duraturo nella sanità pubblica. La vera risposta alla carenza di personale e al declino della sanità pubblica passa dalle assunzioni stabili, dalle retribuzioni dignitose, da condizioni di lavoro sostenibili e da un contratto che valorizzi davvero il lavoro sanitario. La UIL FPL – conclude Longobardi -continuerà a battersi per una sanità pubblica forte, giusta e accessibile, al fianco dei lavoratori che ogni giorno tengono in piedi il nostro Servizio Sanitario Nazionale.”