
Report incontro con Ministro della Salute su CCNL RSA
A seguito della richiesta inviata lo scorso 9 dicembre, si è tenuto questa mattina l’incontro con il Ministro della Salute nel corso del quale abbiamo illustrato la grave situazione in cui versano le lavoratrici e lavoratori che operano nel settore delle RSA per la mancata apertura del negoziato per la definizione del nuovo Ccnl – nonostante gli impegni formali assunti nel giugno 2020 dalle
due Associazioni datoriali AIOP e ARIS – atteso da oltre 14 anni e in conseguenza del quale sono
tutt’ora in corso in tutte le regioni percorsi di mobilitazione.
Al Ministro – che ha manifestato grande sensibilità al problema – abbiamo chiesto di intervenire direttamente nei confronti delle due Associazioni datoriali per sbloccare la fase di stallo e favorire l’avvio di un tavolo unico con AIOP e ARIS che porti alla sottoscrizione, quanto prima possibile, di un contratto che possa finalmente dare risposta alle lavoratrici, ai lavoratori, alle professioniste e ai professionisti che in questi anni hanno comunque continuato a contribuire alla tenuta del Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto nel periodo pandemico.
In tal senso il Ministro si è impegnato a prendere contatto già a partire dai prossimi giorni con i Presidenti delle due Associazioni per giungere all’avvio del tavolo di trattativa. Abbiamo colto l’occasione per allargare il confronto anche al tema del dumping contrattuale che in questo settore è dilagante per la presenza di una serie di CCNL siglati da organizzazioni sindacali non rappresentative e che, come effetto, ha portato in questi anni allo svilimento delle lavoratrici e dei lavoratori - a vantaggio degli imprenditori che hanno comunque continuato a percepire le stesse tariffe regionali - all’abbassamento delle tutele e dei trattamenti economici e all’impossibilità di realizzare quella piena valorizzazione del personale che FP CGIL CISL FP UIL
FPL, invece, hanno contribuito a realizzare sia nel settore della sanità pubblica che in quello della sanità privata.
Al riguardo abbiamo chiesto che nei nuovi percorsi regionali di accreditamento delle strutture, definite nel decreto del Ministero della salute dello scorso 6 dicembre vi sia contemplata, tra i requisiti necessari, anche l’applicazione dei CCNL di settore maggiormente rappresentativi per giungere finalmente, a parità di tariffe erogate alle strutture sanitarie e socio-sanitarie, ad una armonizzazione dei diritti e dei trattamenti economici riconosciuti al personale.
Anche su questa tematica il Ministro ha mostrato attenzione e si è impegnato, in tal senso, a contattare il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, On. Massimiliano Fedriga, per l’avvio di un confronto.
In chiusura dell’incontro abbiamo chiesto al Ministro – che ha concordato - di affrontare insieme nel corso di prossimi incontri anche i temi della stabilizzazione del precariato, dell’insufficienza delle risorse e dei tetti di spesa che fino ad ora hanno impedito di procedere alle assunzioni nel settore pubblico per realizzare concretamente quel potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale di cui in questi anni abbiamo sentito grande necessità, specialmente sul versante dell’assistenza territoriale.
Vi terremo aggiornati sui successivi sviluppi.