Alla vigilia della Conferenza delle Regioni, in programma domani, che vedrà tra i temi all’ordine del giorno anche la crisi della medicina generale, la UIL FPL interviene con un appello chiaro. “Questa è l’occasione per affrontare in modo strutturale e risolutivo un problema che da troppo tempo grava sulla tenuta del SSN e sulla qualità dell’assistenza ai cittadini” così Rita Longobardi, Segretaria generale UIL FPL
“La figura del MMG rischia l’estinzione, determinata da anni di sottovalutazione, invecchiamento della classe medica e mancanza di ricambio generazionale: entro il 2027 oltre 15.000 MMG andranno in pensione, con un impatto devastante su milioni di cittadini, soprattutto anziani e cronici, in costante crescita. Non si può più affrontare l’emergenza con soluzioni tampone, come la previsione dell’estensione della permanenza volontaria in servizio fino a 73 anni, previsto nell’attuale Decreto PA.- continua Longobardi, che afferma – serve superare l’attuale modello convenzionale, che isola i medici e impedisce una reale integrazione nel sistema sanitario pubblico attraverso l’assunzione strutturale dei MMG nel SSN, con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, più attrattivo per i giovani medici e capace di garantire continuità, formazione e qualità e assicurare una copertura adeguata delle borse di formazione specifica in medicina generale”.
“È tempo di riconoscere il ruolo centrale nella presa in carico della salute pubblica ai medici di medicina generale – afferma la Segretaria generale, che conclude – chiediamo al Governo un confronto immediato e operativo per dare stabilità ai professionisti e sicurezza ai cittadini. Non si tratta più solo di salvare una professione, ma di garantire il diritto costituzionale alla salute”.