“In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi dal Ministro Zangrillo, riteniamo doveroso respingere con fermezza ogni tentativo di ridurre a una questione ideologica una scelta sindacale fondata su dati oggettivi e chiare responsabilità verso le lavoratrici e i lavoratori pubblici.” Così Rita Longobardi, Segretaria generale Uil Fpl, che spiega “nel triennio 2016–2018, a cui fa riferimento il Ministro, l’inflazione media registrata dall’ISTAT è stata ben al di sotto dei livelli attuali: +1.8% e il rinnovo contrattuale, firmato al 3.48%, permetteva il pieno recupero del potere d’acquisto, che invece oggi è fortemente eroso dai livelli inflattivi record che colpiscono oggi tutti i lavoratori pubblici” prosegue la Segretaria, che continua “Per il triennio 2022/2024, siamo di fronte a un’inflazione che ha superato abbondantemente il 5% annuo, fino ad arrivare al 17% complessivo e dunque a una perdita salariale reale, ormai strutturale. Le risorse proposte non solo non recuperano il potere d’acquisto perso, ma rischiano di cristallizzare un arretramento salariale inaccettabile.”
“Accogliamo con favore l’apertura del Ministro a discutere delle risorse già stanziate per il triennio 2025–2027, ma come abbiamo già proposto ripetutamente, dobbiamo anticiparle per il rinnovo del triennio 2022/2024. Il valore del contratto non si misura sulla carta, ma nei fatti, nella capacità di migliorare concretamente la condizione economica e professionale di chi ogni giorno garantisce servizi essenziali ai cittadini.”
“La UIL FPL è pronta al confronto, come sempre” prosegue Longobardi, che conclude “lo continueremo a fare con responsabilità, ma, senza risorse aggiuntive, non saremo complici di una narrazione distorta e non firmeremo un contratto al ribasso che non rispetta i diritti e la dignità del lavoro pubblico.”