La UIL FPL considera inaccettabile che, ancora una volta, la riforma della Polizia Locale venga procrastinata, mentre le lavoratrici e i lavoratori continuano a operare in condizioni di crescente complessità, senza un quadro normativo adeguato e senza risorse stabili. Il recente emendamento al DL 156/2025, che preleva 20 milioni dal Fondo istituito nel 2020 per la riforma della Polizia Locale, rappresenta un segnale politico molto chiaro:
- la riforma continua a non essere una priorità,
- le risorse già destinate allo scopo vengono dirottate verso altri interventi, per quanto rilevanti possano essere.
Pur trattandosi di un prelievo limitato al 2025, l’effetto è evidente: il Fondo viene definanziato per l’anno in corso e la riforma non fa un passo avanti. La UIL FPL ribadisce che quel Fondo — istituito “a decorrere dal 2022” — resta esistente per legge e dovrà essere integralmente rifinanziato: non è pensabile costruire una riforma organica “a costo zero”, senza garantire tutele, valorizzazione professionale, sicurezza operativa, formazione e strumenti adeguati per oltre 60.000 operatori e operatrici della Polizia Locale.
Per questo chiediamo al Governo e al Parlamento:
- di ripristinare immediatamente le risorse sottratte,
- di incrementare il Fondo con uno stanziamento pluriennale adeguato,
- di calendarizzare senza ulteriori rinvii la discussione della riforma.
La Polizia Locale rappresenta un presidio essenziale di sicurezza, legalità e prossimità per i cittadini.È tempo che a parole seguano i fatti: una riforma vera, finanziata e condivisa con le rappresentanze sindacali. La UIL FPL continuerà a battersi in ogni sede affinché vengano riconosciuti dignità, tutele e risorse a chi ogni giorno garantisce servizi fondamentali alle comunità locali.