Sanità. Longobardi (UIL FPL): la Corte dei Conti ci dà ragione. Non si può sacrificare il diritto alla salute ai vincoli di bilancio

“La Corte dei Conti conferma ciò che la UIL FPL sostiene da tempo: il diritto alla salute non può essere sacrificato ai vincoli di bilancio. È il bilancio che deve adeguarsi alla tutela dei diritti fondamentali. Lo Stato non può trattare tutte le spese pubbliche allo stesso modo: quelle per la sanità non sono facoltative né comprimibili per far tornare i conti. Al contrario, devono essere le prime a essere garantite, perché da esse dipende la piena esigibilità dei diritti dei cittadini.” Così Rita Longobardi, Segretaria generale della UIL FPL, commenta la requisitoria del Procuratore generale della Corte dei conti, Pio Silvestri, definendola “un atto formale e autorevole che segnala con chiarezza aree del bilancio dello Stato con risorse insufficienti, mal gestite e in contrasto con i principi costituzionali.”

“Questa posizione ci riguarda da vicino,” prosegue Longobardi. “Perché chi ogni giorno garantisce il diritto alla salute lavora con stipendi inadeguati, in condizioni insostenibili, senza valorizzazione né reali prospettive di crescita professionale. La nostra mancata firma al CCNL della Sanità pubblica 2022-2024 non è solo una battaglia sindacale: è una battaglia di rispetto della Costituzione. Se lo Stato non riconosce il valore di chi assicura questo diritto fondamentale e non lo remunera adeguatamente, non sta semplicemente risparmiando: sta violando un principio cardine della nostra democrazia.”

“I professionisti sanitari e socio-sanitari non possono essere considerati un costo da contenere, ma una risorsa strategica da tutelare e valorizzare. Basta svilire il lavoro pubblico e tagliare i servizi essenziali ai cittadini. La UIL FPL non può accettare questa deriva che sta portando la sanità pubblica al limite del collasso, a tutto vantaggio di una sanità privata sempre più sostitutiva, anziché complementare.”