Convegno nazionale "Per Una nuova legge quadro sulla polizia locale"
Grande interesse e partecipazione al convegno organizzato a Roma dalla Uil-Fpl "Per Una nuova legge quadro sulla polizia locale", da cui sono emerse proposte condivise sulla necessità di superare la Legge Quadro 65/1986, totalmente inadeguata a disciplinare il contesto della moderna Polizia Locale sia per le innumerevoli funzioni e attività, che si sono via via aggiunte, che per la carenza delle necessarie tutele e misure di valorizzazione degli operatori.
Nel suo intervento d'apertura Rita Longobardi, Segretaria nazionale Uil-Fpl con delega alle Funzioni locali ha sottolineato la gravità della scelta del Governo, ancor più dopo innumerevoli sollecitazioni, di non coinvolgere nel percorso di elaborazione del DDL sulla polizia locale, già approvato in Consiglio dei ministri a metà novembre, le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, espressione delle esigenze e delle necessità dei lavoratori.
La strutturale carenza di personale e l’elevata “età media” degli operatori attualmente impiegati nelle Polizie Locali, oltre a non permettere di svolgere appieno le attività e le funzioni da rendere ai territori espone, altresì, gli appartenenti al Corpo a maggiori rischi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Ciò che ci aspettiamo oggi da una nuova legge quadro in materia è quindi una migliore organizzazione, la definizione dei livelli minimi del servizio, il riparto istituzionale delle competenze e responsabilità, un’organizzazione che renda omogenea la funzione in tutto il territorio nazionale pur nel rispetto delle differenze territoriali. È improcrastinabile la valorizzazione economica degli operatori di PL, attraverso il rafforzamento della sezione specifica all’interno del CCNL di comparto e l’avvio di un piano di assunzioni straordinario, così come l’equiparazione degli istituti previdenziali ed assistenziali, al pari delle altre forze di polizia ad ordinamento statale. Per la Uil-Fpl occorre inoltre incrementare la formazione, la sicurezza sul lavoro e la specializzazione del comparto, assegnando risorse a sostegno di corsi specifici, di nuovi modelli di addestramento e una modernizzazione dell’equipaggiamento e delle tecnologie utilizzate. L’importanza del ruolo e del valore di chi oggi indossa una divisa, di chi percorre le nostre città con il compito di garantire sicurezza, legalità e la corretta convivenza civile deve essere il punto di partenza della tanto attesa riforma che non può disattendere e svilire l’altissimo valore professionale di tutti gli operatori della P.L. che ogni giorno sono impegnati in prima linea per conto dello Stato, tra innumerevoli difficoltà e carenze, nella definizione di una società migliore.